Per non avere indumenti rovinati bisogna fare attenzione a cosa si mette in lavatrice. Imparare a dividere il bucato: i capi bianchi con i bianchi, i colorati con i colorati, facendo attenzione anche ai tipi di tessuto e alle temperature che questi possono sopportare.
Per prima cosa devi scegliere il programma adatto al tipo di sporco e di tessuto, per ottenere capi lavati bene. Imposta anche la giusta temperatura e dosa sempre attentamente il detersivo. Non dimenticare di controllare che il rubinetto dell’acqua sia aperto e che lo sportello sia perfettamente chiuso. Una volta finito il lavaggio, non lasciare la biancheria in lavatrice, perchè potrebbe prendere odori sgradevoli o troppe pieghe.
Classifica i capi in base al colore, al grado di sporco e al tipo di tessuto. Controlla le tasche e chiudi le cerniere. Prima di mettere le camicie in lavatrice, passa a mano collo, polsini e macchie con sapone e detersivo. Quando apri l’oblò del cestello, estrai la biancheria con cautela facendo attenzione a non impigliarvi nessun capo. Se si tratta di capi delicati, inseriscili in un sacchetto a rete.
Non ammassare i panni nella lavatrice: si stropiccerebbero e non avverrebbe bene il risciacquo. Se la biancheri è molto sporca, lasciala in ammollo per due ore. Se si tratta di biancheria colorata ti consiglio l’ammollo solo per tinte resistenti e non utilizzare mai acqua bollente. Se il bucato è rigido e non sembra ben sciacquato, prova ad usare meno detersivo; aumenta invece la dose se non è ben pulito. Usa l’ammorbidente per facilitarti la stiratura.
Per le fibre sintetiche controlla l’etichetta perchè richiedono temperature di lavaggio differenti. Non lavare biancheria senza orli o strappati. Non lasciare gli indumenti lavati in secchi o cesti, ma stendili il prima possibile o se hai l’asciugatrice, mettili dentro. Se non hai l’asciugatrice e l’umidità è alta, è possibile utilizzare uno stendino riscaldato come questi su Stendinoelettrico.net. Ricorda che le temperature elevate (90 gradi) sono adatte ai capi robusti in cotone e lino, come la biancheria da cucina e da letto. Le medie (60 gradi) ai tessuti bianchi non molto sporchi e ai sintetici resistenti e infine le basse (30-40 gradi) per i sintetici delicati, tessuti misti e lana.