Come molti di voi sapranno, i prezzi degli online store di molti Paesi (Cina, India, ecc) sono nettamente inferiori a quelli che possiamo trovare nei Paesi occidentali. A volte anche del 50%.
Ma è anche vero che quei prezzi sono al netto delle spese di trasporto, dell’IVA e dei dazi doganali.
Simulando l’acquisto di un Tablet Android da uno store cinese, vi spiego come calcolare, con sufficiente precisione, il costo effettivo del prodotto.
L’articolo costa € 269,95 grazie allo sconto del 33% in vigore al momento della simulazione
Al costo puro e semplice si devono sommare le spese di trasporto (€ 14,71) ed, eventualmente, l’assicurazione (€ 1,42)
Il totale da pagare al venditore è quindi pari a € 277,08
Ora viene il difficile.
Quando il corriere busserà alla porta per la consegna, ci chiederà un pagamento in contanti di ulteriori 102 Euro circa!
Vediamo il perché.
Al prezzo pagato al venditore va aggiunto il dazio doganale associato alla tipologia di prodotto ed al Paese da cui viene importato.
Trovarne la misura non è una robetta così banale.
Ho trovato una esauriente spiegazione.
La copio adattandola al mio esempio.
Andiamo in sul sito dell’Agenzia delle Dogane
Clicchiamo su “Accedi alla Tariffa Doganale (TARIC)”
Clicchiamo su “Consultazione”
Si apre una finestra; andiamo in altro a sinistra, Nomenclature > TARIC > indice TARIC
A questo punto si apre l’indice di tutte le categorie merceologiche, organizzate in sezioni.
Guardiamo attentamente, e cerchiamo la categoria all’interno della quale si potrebbe trovare il prodotto dell’esempio
Nel nostro caso, mi sembra più adatta la categoria “MACCHINE ED APPARECCHI, MATERIALE ELETTRICO E LORO PARTI; APPARECCHI DI REGISTRAZIONE O DI RIPRODUZIONE DEL SUONO, APPARECCHI DI REGISTRAZIONE O DI RIPRODUZIONE DELLE IMMAGINI E DEL SUONO IN TELEVISIONE, E PARTI ED ACCESSORI DI QUESTI APPARECCHI” nella sezione XVI.
Clicchiamo sul numero a sinistra (85 nel nostro esempio)
Nella pagina successiva, clicchiamo sul codice 8528, corrispondente alla sottocategoria “Monitor e proiettori, senza apparecchio ricevente per la televisione incorporato; apparecchi riceventi per la televisione, anche incorporanti un apparecchio ricevente per la radiodiffusione o la registrazione o la riproduzione del suono o di immagini” (facciamo finta che sia la categoria giusta, OK?) [1]
Ecco che nella nuova pagina troviamo un elenco di sottocategorie diviso in 6 pagine (sic!); alla pagina 3 scegliamo il codice 8528 5940 20 corrispondente a “Videomonitor a colori con visualizzatore a cristalli liquidi (LCD) con tensione d’ingresso a corrente continua di 7 V o più ma inferiore a 30 V e con diagonale dello schermo uguale o inferiore a 33,2 cm, incorporabile nei prodotti dei capitoli da 84 a 90 e 94”. (e facciamo sempre finta che sia quella giusta…)
Andiamo su “Misure Per Paese” e scegliamo il paese di provenienza della nostra merce selezionando Cina
Finalmente siamo arrivati, alla voce “Dazio Paesi Terzi” abbiamo la tariffa doganale; in questo caso il 14%.
Al prezzo pagato al venditore (€ 277,08) occorre perciò aggiungere il dazio (+14%=+38.79) ed il totale arriva perciò a €315,87.
Adesso entra in scena l’IVA che, su questi prodotti, al momento, è del 20%:
315.87 + 20% = 315.87 + 63,17 = 379,04.
Riepilogando
Costo acquisto pagato al venditore
€ 277,08
Dazio doganale Cina
€ 38,79
Sub-totale
€ 315,75
IVA 20%
€ 63,17
TOTALE COSTO ACQUISTO
€ 379,04
Differenza (equivalente a + 37%)
+ € 101,96
In conclusione, un prodotto pagato al venditore cinese € 277.08 (costo del prodotto + spese di trasporto ed assicurazione), ci costerebbe effettivamente € 379.04, cioè circa il 37% in più.
E questo solo in virtù di spese di spedizione decisamente basse.
In base alla mia esperienza, per avere un’idea approssimativa del prezzo finale di acquisto di un prodotto comprato in Cina, non è esagerato calcolare una maggiorazione che va tra il 40% ed il 60%.
Con lo stesso metodo è possibile calcolare il costo effettivo degli acquisti da tutti i Paesi per cui è previsto il dazio doganale.