Chi possiede uno spazio verde sa quanto le piante infestanti possano essere dannose, sia per la salute delle piante che per la bellezza del proprio manto erboso. La comparsa delle erbacce, infatti, porta con sé numerose conseguenze nocive legate per lo più al fattore della “concorrenza”: queste erbe si sviluppano a scapito della salute delle piante presenti nel giardino, poiché sottraggono loro la luce solare, l’acqua e le sostanze nutritive; ciò avviene in particolar modo quando le piantine da noi seminate o trapiantate sono ancora giovani poichè, date le piccole dimensioni, vengono soffocate e sopraffatte dalle infestanti, che ne pregiudicano così la corretta crescita. Inoltre, i microclimi creati dalle erbacce favoriscono spesso il proliferare di parassiti, funghi e batteri e il conseguente insorgere di malattie delle piante da giardino. A parte i rischi per la salute delle piante, come dicevamo, anche la resa estetica dello spazio verde viene compromessa dalla presenza delle erbe infestanti, soprattutto se il manto erboso presenta zone poco curate o diradate; in tal caso, è frequente vedere il prato rovinato e messo a soqquadro dalle malerbe.
La prima regola da seguire per garantirsi un giardino sano e rigoglioso è l’adozione di pratiche corrette e assidue di manutenzione del verde: limitarsi a togliere le erbacce una volta che sono comparse nel bel mezzo del manto erboso non risolve niente se non si agisce per prevenirne la ricomparsa. Perciò, bisogna dedicare un po’ di ore a settimana alla pulizia del giardino (rimuovendo tutti i residui vegetali e le eventuali piante secche), alla potatura e al taglio dell’erba del prato; operazioni come innaffiare le piante e concimare il terreno, poi, vanno eseguite nei tempi e nelle scadenze dettate dal tipo di pianta, dalla stagione e dal clima. Diamo anche un occhio alla salute delle piante, verificando periodicamente l’eventuale comparsa di malattie o l’indebolimento dei nostri vegetali.
E se, nonostante tutto, scopriamo che le erbacce hanno invaso il nostro manto erboso? Come procedere? Se l’erba del nostro manto erboso è ancora giovane, è meglio togliere le erbacce a mano perchè i diserbanti potrebbero nuocere alla salute delle piante. In tal caso, è consigliabile effettuare la pulizia dopo l’irrigazione del prato (o dopo una pioggia), approfittando del fatto che il terreno più morbido permette di estirpare anche le radici. Nei mesi primaverili, l’azione si rivelerà più efficace dal momento che l’attività vegetativa del manto erboso è più intensa e le macchie lasciate dall’atto di togliere le erbacce vengono presto “rattoppate” naturalmente dal prato.
Quando però si ha a che fare con un’infestante ormai diffusasi nello spazio verde, è necessario fare uso di diserbanti; solitamente si trovano in commercio allo stato liquido, vanno diluiti in acqua e distribuiti tramite irrorazione con un nebulizzatore. È bene fare attenzione al tipo di malerba che si intende eliminare, al fine di scegliere il giusto prodotto: a seconda che si voglia togliere erbacce a foglia larga (tra le infestanti di questo tipo più comuni troviamo il tarassaco, il trifoglio e la margherita) o a foglia corta (come gramigna e digitaria), ci si dovrà munire di diserbanti appositamente dedicati e realizzati in modo da non produrre effetti negativi sulla salute delle piante del nostro giardino. Va ricordato che per un utilizzo efficace dei diserbanti in forma liquida le indicazioni sono pressochè opposte rispetto all’estirpazione manuale: dal momento che il prodotto, per essere assorbito, deve rimanere sulle foglie delle malerbe per alcune ore, non distribuitelo in giornate a rischio pioggia o quando avete in programma di irrigare il manto erboso.