Siamo ormai abituati a vedere nei supermercati diversi tipi di patate, varianti nella forma (tonda o oblunga), a pasta bianca o gialla, con maturazione precoce, medio-precoce o tardiva. Le pianticelle di patate prediligono i climi temperati, e sono poco o per nulla resistenti ai climi freddi.
Occorrente
Tuberi di patate
Motozappa
Letame
Rastrello
Zappa e vanga
Paglia
Prepara il terreno destinato ad accogliere la semina, ripulendolo dalle erbe infestanti e rivoltandolo profondamente con la motozappa. Indi passa alla concimazione possibilmente con letame, in ragione di 6 q per 100 mq. Rastrella il terreno per bene, in modo da spianarne la superficie. Se puoi, cerca di procurarti tuberi di patate provenienti dalla montagna. Pare che siano le migliori, molto resistenti alla virosi trasmessa dagli afidi.
In caso di impossibilità fai uso di quelle che hai, purchè siano medie, non troppo grosse. Dopo aver rastrellato per bene il terreno, fai in esso delle file distanti tra loro circa 80 cm. Tieni conto che ogni singola fila deve essere profonda tra 10-13 cm e che, tra una patata e l’altra, deve esserci una distanza di 30-40 cm fila. Rincalza sopra il terreno che hai sottratto per preparare le file. Innaffia dolcemente. Ricordati che devi effettuare tutte queste operazioni tra marzo ed aprile.
Quando le giovani piantine fuoriusciranno, devi dedicarti esclusivamente alla loro cura, eliminando le erbe infestanti con frequenti scerbature e rincalzando ogni tanto il terreno. Per il raccolto, che si avrà da giugno fino a settembre, dovrai fare uso della classica forca e ammucchiare le patate tutte in un punto del terreno che avrai scelto, tenendole ben ricoperte di terra e paglia, cioè completamente al buio. La luce è nemica della patata, non solo fa germogliare i cosiddetti “occhi”, ma stimola in essa la formazione di un alcaloide molto amaro e velenoso, chiamato solanina.