Questa nottua è presente in tutte le parti del mondo ed è altamente polifaga attaccando diverse piante orticole e ornamentali e la troviamo presente anche nei tappeti erbosi.
Le larve vivono sulla parte aerea della pianta compiendo erosioni a spese delle foglie, ma raggiunto il terzo stadio di crescita, si interrano, e nelle ore notturne si alimentano a spese del colletto e dell’apparato radicale. Le piante colpite presentano appassimento nelle ore più calde per poi avvizzire e disseccare.
L’A. ipsilon insieme ad altre specie di nottue sono da considerare tra i più pericolosi insetti che causano danni ai tappeti erbosi, a questi si aggiungono quelli causati dagli uccelli che nell’atto di predare le larve sollevano ampie zone di zolle del tappeto.
Gli interventi nell’ambito della difesa possono essere di tipo biologico o chimico. Il primo con il lancio di antagonisti come imenotteri braconidi e ditteri tachinidi, il secondo con l’uso di piretroidi come Deltametrina, Fluvalinate ecc.
Come sistema di monitoraggio si possono impiegare trappole a feromoni sessuali; la soglia di intervento si attesta su sei catture per trappola.